Marani a Tuttosport.com: "Pronti per le riforme, la C non genera debiti e vara un piano giovani"

FIRENZE – «Noi siamo da tempo pronti per le riforme ma per ora siamo spettatori passivi. Mi piacerebbe una C sostenibile economicamente, di nuovo serbatoio di giovani per le serie superiori e con impianti anche più piccoli ma senza piste d’atletica né barriere, al passo con quelli europei, tipo Cesena. Intanto godiamoci l’aumento di spettatori allo stadio e davanti alla tv, un clima più sereno e meno litigioso, un indebitamento che è solo del 6% rispetto al miliardo e 300 milioni di euro di tutto il calcio italiano». In concomitanza del primo ‘C Day’ – domani pomeriggio, venerdì 8 dicembre, ci saranno su Sky due dirette gol di 8 partite alle 14 e alle 17 – e del prossimo in programma il 6 gennaio, Matteo Marani fa un bilancio dei primi 9 mesi di presidenza e annuncia idee e iniziative per il futuro. A iniziare dalla riforma giovani o, come la chiama, ‘Riforma Zola‘, riferendosi al vicepresidente della Lega Pro che sta incontrando tutti i responsabili dei settori giovanili e nei primi mesi del 2024 presenterà un progetto. «Bisogna valorizzare i giovani e rimettere in moto con una serie di incentivi l’ascensore che li possa aiutare a salire di categoria. Ora è sempre più difficile se si considera che in Serie C l’88% sono giocatori italiani mentre in A sono il 34%». Fra i risultati raggiunti il riconoscimento del 3% del contributo di solidarietà per le squadre che fanno formazione. «E’ stata una vittoria nostra insieme alla Lega Nazionale Dilettanti». Tutto ciò nonostante persista il problema del vincolo. «Ne abbiamo parlato col ministro Abodi, serve una tutela perché non è ammissibile che un club perda a zero un giocatore di 16 anni. Puntiamo a prolungare il vincolo fino a 17 anni e a ottenere il riconoscimento dell’apprendistato».

La Lega Pro e il contratto tv

Bolle anche altro nella pentola di una Lega che ha riscoperto collaborazione e condivisione: «In nove mesi non è mai stato necessario votare in Consiglio e il nuovo contratto televisivo lo abbiamo chiuso in sette giorni» sorride Marani affatto spaventato di dover affrontare prima o poi lo scoglio della riforma: «Ogni proposta deve essere sostenuta da un piano preciso, abbiamo dato disponibilità e aspettiamo la Figc e i tavoli di lavoro di Gravina. Comunque nel tempo si è capito che il problema della C non è il numero dei club che si è dimezzato in 20 anni da 120 agli attuali 60. Noi non generiamo nuovi debiti e lo ha spiegato anche l’ultimo Report Calcio. La prima vera riforma che serve è quella per cui chi ha di più deve dare a chi ha meno, come accade negli altri Paesi, dall’Inghilterra alla Germania. Serve una riforma di sistema per far sì che la Serie A torni a comprare calciatori dai club di Lega Pro». Tra le novità decise dal Consiglio quella per cui verranno redistribuite ai club le multe comminate durante la stagione: «Si trasformeranno in fondi cui potranno attingere per finanziare progetti riguardanti i vivai».

La Juve, l’Atalanta e le seconde squadre

Capitolo seconde squadre: «Le norme attuali non saranno toccate dunque verrà inserita una terza formazione B solo a organico completato». Quanto all’introduzione del Var in tutto il torneo spiega: «Da quest’anno avremo la tecnologia, il Var, in tutti i playoff e playout, una novità importante dato l’investimento per attivarla. Se l’avessimo fatto per l’intera stagione ci sarebbe costato 14 milioni, noi abbiamo il triplo di gare rispetto a A e B senza contare gli addetti al momento mancano. Comunque qualcosa nel format, sul piano tecnologico, potremo cambiare». Cresce l’attenzione sulla Lega Pro sbarcata su Sky: «Essere su un simile palinsesto sta dando grande visibilità d un campionato che è bellissimo». Non commenta le decisioni del giudice sportivo come la sanzione, ritenuta da qualcuno troppo lieve, per gli episodi di violenza in Casertana-Foggia. «Non voglio entrare in merito. Stimo Stefano Palazzi e ciò che lui ritiene giusto lo è anche per me». Per Marani semmai è ingiusto l’articolo 49 delle NOIF: «E’ un articolo che, ad esempio, avrebbe riammesso il Perugia in caso di mancata iscrizione del Lecco. Questa per me è un’ingiustizia e l’ho già detto nelle sedi opportune. Se la Serie C ha diritto a 4 promozioni è giusto che tale numero venga rispettato».

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